Viviamo in un mondo in cui l’immagine gioca un ruolo fondamentale. La comunicazione e il marketing, attraverso i media tradizionali e digitali, contribuiscono in modo significativo alla percezione del corpo e alla costruzione degli ideali estetici. Questo ha un impatto diretto sulla salute mentale, con il rischio di alimentare insicurezze e comportamenti disfunzionali legati al cibo.
15 marzo - Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla, dedicata ai disturbi del comportamento alimentare (DCA)

Il Legame tra media, marketing e disturbi alimentari
I disturbi alimentari, come anoressia, bulimia e binge eating disorder, sono condizioni complesse influenzate da fattori genetici, psicologici e sociali. Tra questi ultimi, la comunicazione ha un peso determinante: le immagini idealizzate di corpi magri o scolpiti trasmesse dalla pubblicità, dai social media e dall’intrattenimento possono creare aspettative irrealistiche, spingendo alcune persone a sviluppare una relazione disfunzionale con il cibo.
Basti pensare ai modelli estetici promossi dalle industrie della moda e del fitness, dove la magrezza o il fisico tonico sono spesso sinonimi di successo e accettazione sociale. Questo messaggio si insinua nella mente delle persone, soprattutto dei più giovani, influenzando l’autostima e il rapporto con il proprio corpo.
Il ruolo dei social media e della comunicazione digitale
Con l’avvento dei social, la pressione estetica si è amplificata. Algoritmi e strategie di marketing personalizzate espongono gli utenti a contenuti che rafforzano determinati ideali corporei, creando bolle di contenuto in cui le immagini filtrate e ritoccate diventano la norma.
Il fenomeno delle “fitspiration” e “thinspiration” (ispirazioni per la magrezza e il fitness estremo) ne è un chiaro esempio. Post e video che mostrano corpi apparentemente perfetti, spesso ottenuti con filtri o ritocchi digitali, possono portare a confronti dannosi e alimentare l’ossessione per il peso e l’aspetto fisico.
La responsabilità delle aziende e del marketing etico
Le aziende che operano nel settore della moda, del beauty e del benessere hanno una grande responsabilità nella creazione di messaggi equilibrati e realistici. Un marketing etico dovrebbe:
✨ Promuovere la diversità corporea, rappresentando persone con fisicità differenti e mostrando la bellezza nella sua autenticità.
✨ Evitare messaggi dannosi, come slogan che associano il valore di una persona al peso o alla forma del corpo.
✨ Utilizzare immagini non ritoccate, per contrastare la distorsione della realtà causata da filtri e fotoritocco.
✨ Collaborare con professionisti della salute mentale, per garantire che le campagne pubblicitarie non favoriscano atteggiamenti ossessivi nei confronti dell’alimentazione e dell’aspetto fisico.
Come contrastare gli effetti negativi della comunicazione tossica
Oltre alla responsabilità delle aziende, anche il singolo individuo può adottare strategie per proteggersi dall’influenza negativa dei media:
✨ Sviluppare un pensiero critico rispetto ai contenuti visualizzati, riconoscendo le strategie di marketing dietro certi messaggi.
✨ Seguire profili e contenuti che promuovano il benessere e l’autenticità, invece di quelli focalizzati su standard estetici irrealistici.
✨ Riconoscere i segnali di disagio e, se necessario, chiedere supporto a professionisti della salute mentale.
Conclusione
La comunicazione e il marketing hanno un enorme potere nel plasmare la percezione del corpo e nel contribuire, nel bene o nel male, allo sviluppo di disturbi alimentari.
Un approccio più etico e consapevole da parte delle aziende e una maggiore alfabetizzazione mediatica da parte degli utenti possono fare la differenza nel promuovere un rapporto più sano con il proprio corpo.
Un pensiero a chi sta lottando e a chi ha trovato la sua strada
A tutte le persone che stanno affrontando un disturbo alimentare: sappiate che non siete sole. La vostra lotta è reale, il vostro dolore è valido, e il vostro valore non dipende da un numero sulla bilancia. Ogni giorno in cui scegliete di prendervi cura di voi stesse, anche solo con un piccolo gesto, è un passo avanti.
A chi è riuscito a uscirne: la vostra forza è fonte di ispirazione. Avete affrontato le vostre paure, avete ricostruito un rapporto con voi stessi e con il cibo, e questo merita rispetto e ammirazione.
Che siate ancora in cammino o abbiate già superato questa battaglia, ricordate che siete molto più di ciò che vedete allo specchio. Siete storie, emozioni, sogni e tanto altro. E siete degni di amore, sempre.
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